venerdì 20 maggio 2011

Tortiglioni carciofi menta e feta

Ritorno dopo un pò di tempo preso da troppi impegni e poche cene.. 

Stasera finiamo la stagione dei carciofi, con una ricetta fresca, con la menta e la feta che gli danno un tocco mediterraneo. In padella scaldo olio, scalogno e una fettina di lardo di colonnata tritata. Aggiungo i carciofi a pezzi un pò grossi e li faccio rosolare a fuoco forte. Dopo un paio di minuti deglasso con del brodo vegetale, poi abbasso la fiamma e continua a fare andare. 


Intanto i tortiglioni vanno e quando mancano due tre minuti, li scolo e li manteco in padella con un pò d'acqua di cottura. 
Li salto per bene e alla fine, spenta la fiamma, aggiungo della menta tritata e pezzetti di feta.

Salto ancora per bene, quando il tutto è cremoso lo impiatto con un filo d'olio a crudo e una macinata di pepe fresco.
Buona cena!!

sabato 7 maggio 2011

Le mirabolanti avventure di cuoco bastardo - 2


Oggi vi racconto un buffo episodio che mi è successo qualche tempo fa. Ero andato ad una presentazione di un libro di ricette scritto da un cuoco di mia conoscenza. Un bravo chef, non c'è che dire, ma con un carattere un pò particolare, un filo egocentrico e, mi si permetta l'espressione, anche un pò bastardo. Vi spiego. La sala era piena e sul tavolo della presentazione, tra pentole, bottiglie di gran vini e sponsor vari, campeggiava il libro e, gonfio come un pavone, il suo autore. Presentava la serata un noto giornalista di cucina che, dopo aver brevemente introdotto il nostro cuoco, si accorse che in prima fila era seduto un famosissimo attore, apprezzato soprattutto dal pubblico femminile, e che l'anno scorso aveva interpretato una notissima fiction su uno chef di un famoso ristorante newyorchese. 
Il presentatore lo invitò immediatamente sul palco e tutti i flash dei fotografi e le telecamere si spostarono dal cuoco all'attore. Ho subito notato dell'odio nello sguardo del cuoco, anche se si sforzava di mantenere un sorriso da orecchia ad orecchia. L'attore si sedette con agilità sulla poltroncina, mostrando la noncuranza tipica delle persone abituate a stare al centro della scena e sfoggiava il suo famoso sguardo magnetico, ad uso e consumo delle signore in sala. 
A questo punto non staccai più gli occhi dal cuoco. Sapevo che sarebbe successo qualcosa, magari di poco piacevole, ma sicuramente divertente. 
Il cuoco si mostrò entusiasta di questa visita inattesa e con un'espressione ammirata e quasi umilmente disse che lasciava con piacere la parola al famoso ospite e che anzi, avrebbe preparato per lui e per gli altri ospiti qualche tartina. Si mise così all'opera e preparò degli splendidi finger food fatti con una crema di peperoni rossi e gamberoni. Il cuoco ne offrì agli invitati sul palco, che brindarono anche con dell'ottimo chablis.
Il presentatore ringraziò il cuoco per la sua raffinata e gustosissima preparazione e introdusse l'attore cordialmente, ma presto si rese conto dell'imbarazzo che aveva preso il pubblico in sala.
Si girò verso l'attore per lasciargli la parola e le ultime parole si persero in un balbettio incerto.
L'ospite stentava a parlare. Sospirava, si torceva le mani e diventava sempre più rosso in viso.
"Posso fare qualcosa per lei?" sussurrò soavemente il cuoco accostandosi a lui.
"Ghlooo" uscì solo un gorgoglio dalle labbra che erano diventate bianco per lo sforzo, mentre le guance si gonfiavano sempre di più e assumevano un inquietante tono scarlatto.
"Prego, continui" infierì il cuoco.
L'attore si fermò bruscamente, come se stesse per scoppiare. Tutti ormai cominciavano a disperare che il poveretto fosse in grado di venire ad una conclusione. A questo punto la situazione precipitò. L'attore, abbandonata ogni reticenza, si abbandonò ad un ululato agghiacciante e saltò dalla poltrona e iniziò un goffo balletto che lo portò dietro le quinte.
L'imbarazzo gelò la platea. Il presentatore sul palco non sapeva più dove guardare, ma il cuoco, con un gesto deciso ed un pò istrionico attirò l'attenzione. Le porte intorno alla platea si aprirono e da esse entrarono dei camerieri con dei vassoi pieni di aperitivi che iniziarono a distribuire al pubblico. Tornarono i sorrisi ed il cuoco raggiante riprese il centro della scena e, devo dire, fu un trionfo per lui. Alla fine era quasi commosso e non finiva di ringraziare. Parlava con tutti e aveva una battuta per ognuno, firmava autografi e svolazzava agilmente, nonostante la pancia, per tutta la sala.
Solo quando stava andando via notai che, con gesto quasi da prestigiatore, fece sparire un tubetto in un cestino della spazzatura. Quando ormai la sala era deserta, mi avvicinai e raccolsi la confezione dal cestino. Una etichetta rosso fuoco su fondo giallo diceva: Nduja di Calabria extra strong.

martedì 3 maggio 2011

Mezze maniche zucchine e pesto

Anche per oggi una ricetta facile e primaverile. 
Si accostano tanti sapori che si amalgamano in un piatto veramente gustoso. 
Faccio un trito di cipolla, carote, un paio di zucchine romanesche (le altre sono acquose e poco saporite..) qualche ago di rosmarino, una fettina di lardo di colonnata. 
Passo il tutto al mixer con un pò d'olio. 
Scaldo una padella e aggiungo il composto che faccio cuocere aggiungendo poco alla volta del brodo vegetale. 
Intanto, mentre cuoce la pasta, faccio un pesto con olio, pinoli, basilico e pecorino (non ho messo aglio e se lo fate con il mixer ad immersione, ricordate di farlo a brevi scatti perchè così non si annerisce). 

Quando la pasta è ben al dentela faccio saltare in padella, aiutandomi con un pò di brodo. 
A fuoco spento aggiungo il pesto e salto ancora un pò.. 

Sul piatto e buon appetito!
p.s. penso che questo condimento può anche essere una base per altre ricette.. magari con del pesce (tonno fresco, calamari, seppie, triglia..)
ciao!