mercoledì 2 marzo 2011

Omaggio ad un maestro

Quest'anno corre il centesimo anniversario della morte di Pellegrino Artusi, colui che ha veramente unito l'Italia del gusto e dei sapori. 


In suo onore ho fatto il cignale dolce-forte. Non aggiungo nulla alla sua ricetta, tranne un piccolo suggerimento: beveteci insieme del Marvia 2007 del podere Panta Rei. 

E' un vino eccellente che nasce nelle colline pisane da uve di sangiovese, ciliegiolo e colorino. La sua struttura potente e i suoi profumi intensi si sposano perfettamente con il cinghiale artusiano e con tutte le preparazioni di carni rosse. 


buon appetito e un grazie commosso ad Artusi

Cignale dolce-forte
Ricetta originale tratta dal libro di Pellegino Artusi

A me pare sia bene che il cignale da fare dolce-forte debba avere la sua cotenna con un dito di grasso, perché il grasso di questo porco selvatico, quando è cotto, resta duro, non nausea ed ha un sapore di callo piacevolissimo.
Supposto che il pezzo sia di un chilogrammo all'incirca, eccovi le proporzioni del condimento.
Fate un battuto con mezza cipolla, la metà di una grossa carota, due costole di sedano bianco lunghe un palmo, un pizzico di prezzemolo e grammi 30 di prosciutto grasso e magro. Tritatelo fine colla lunetta e ponetelo in una cazzaruola con olio, sale e pepe sotto al cignale per cuocerlo in pari tempo. Quando il pezzo ha preso colore da tutte le parti, scolate buona parte dell'unto, spargetegli sopra un pizzico di farina, e tiratelo a cottura con acqua calda versata di quando in quando. Preparate intanto il dolce-forte in un bicchiere coi seguenti ingredienti e gettatelo nella cazzaruola; ma prima passate il sugo.

Uva passolina, grammi 40.
Cioccolata, grammi 30.
Pinoli, grammi 30.
Cedro candito a pezzetti, grammi 20.
Zucchero, grammi 50.

Aceto quanto basta; ma di questo mettetene poco, perché avete tempo di aggiungerlo dopo. Prima di portarlo in tavola fatelo bollire ancora onde il condimento s'incorpori anzi debbo dirvi che il dolce-forte viene meglio se fatto un giorno per l'altro. Se lo amate più semplice componete il dolce- forte di zucchero e aceto soltanto.
Nello stesso modo potete cucinare la lepre.

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